Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto globalmente viene perso o sprecato; nell’Unione Europea si superano i 59 milioni di tonnellate all’anno, pari a 132 kg per persona. Oltre agli sprechi domestici, anche eventi come blackout e interruzioni della catena del freddo contribuiscono a perdite significative, con costi ambientali (acqua, energia, terra), economici e sociali, impedendo pure la redistribuzione a chi è in difficoltà.
Secondo Eurostat (2024, dati 2022), lo spreco si distribuisce lungo tutta la filiera, ma la quota principale proviene dalle famiglie.

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) segnala che l’81% delle azioni di contrasto è basato su strumenti “soft” (campagne volontarie e comunicative), mentre incentivi economici rappresentano il 6% e la responsabilità estesa del produttore solo il 2%. Inoltre, valutazioni e dati sull’efficacia delle misure sono spesso limitati.
La Direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE) obbliga gli Stati UE a piani di prevenzione, con priorità a consumi sostenibili, miglior design e riduzione delle sostanze pericolose. Dal 2010 al 2022, l’intensità della produzione di rifiuti (per unità di PIL) è diminuita del 13%, mostrando un modesto disaccoppiamento tra crescita economica e rifiuti.
Il report EEA del marzo 2025 evidenzia progressi: 15 Stati membri hanno strategie specifiche, la maggior parte ha fissato obiettivi e 15 dichiarano impegno verso il Target 12.3 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Tuttavia, il 62% delle azioni resta concentrato sulla sensibilizzazione, mentre misure di mercato (4%) e normative (1%) sono marginali.
La gerarchia d’uso alimentare stabilisce le priorità: prevenzione, riutilizzo (es. redistribuzione, mangimi animali), riciclaggio (es. compost), recupero (es. incenerimento con energia).

Nel 2025, UE e Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio per fissare obiettivi vincolanti al 2030:
- riduzione del 10% dei rifiuti di trasformazione e fabbricazione rispetto al 2021–2023;
- riduzione del 30% pro capite dei rifiuti da commercio, ristoranti, catering e famiglie rispetto allo stesso periodo.
Si tratta di un passo politico rilevante che trasforma lo spreco alimentare da tema marginale a leva strategica per la transizione ecologica. Ora la sfida sarà attuare questi target con strumenti normativi e finanziari coerenti.
Italia – Misure nazionali
- Legge Gadda (L. 166/2016)
 Interventi in produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione: sgravi fiscali per chi recupera o dona surplus alimentari a fini di solidarietà sociale, con incentivi per riuso e riciclo
- “Reddito alimentare” (legge 197/2022)
 Sussidio non finanziario: recupero dell’invenduto per confezionare pacchi alimentari distribuiti a persone in povertà. È uno strumento statale coordinato con Terzo settore e privati
- Waste Watcher & obiettivi comportamentali
 Nel 2024 in Italia sono state sprecate 4,5 M tonnellate di cibo (valore > 14,1 miliardi €); di queste, 1,9 M tonnellate solo in ambito domestico (8,2 mld €), 308 mila t nella distribuzione (oltre 4 mld €) Ogni italiano getta 617,9 g di cibo a settimana (vs 529,3 g nel 2021) La spesa media per persona è di ~140 €/anno.
- Campagna nazionale “Spreco Zero”
 Istituita il 5 febbraio come Giornata Nazionale dal 2014. Andrea Segrè invita a ridurre lo spreco di 50 g pro capite ogni anno dal 2025 al 2029 .
- ENEA/METROFOOD‑IT
 Progetto finanziato col PNRR (18 M €) e guida pubblicata nel 2025: evidenzia che nel 2024 lo spreco lungo la filiera è cresciuto del 46% rispetto al 2023, soprattutto frutta, verdura e pane.
- App antispreco
 3–7% degli italiani utilizza app per monitorare cibi a casa o invenduti; 79% verifica pasti vicini alla scadenza .
🌿 Emilia‑Romagna – Misure regionali
- Legge regionale 6 luglio 2007, n. 12
 Promuove il recupero e distribuzione di cibo a fini di solidarietà sociale, per ridurre disagio alimentare .
- Linee guida del 23 maggio 2022 (Delibera n. 793)
 Forniscono indicazioni operative a enti del Terzo settore, donatori, AUSL e veterinari per gestire eccedenze per solidarietà .
- Piano regionale rifiuti 2022–2027
 Prevede azioni su tutte le fasi filiera per contrastare lo spreco: prevenzione, recupero, compostaggio, raccolta differenziata 2.
- Bando recupero 2022–2024
- 2022: 11 progetti finanziati con 500 000 €;
- 2024: 23 progetti con 1 000 000 € per redistribuzione a persone in difficoltà sociale.regione.emilia-romagna.it.
 
- Sensibilizzazione e educazione
 Programma Regionale 2023–2025 per orientare consumatori: consumi consapevoli, sostenibilità, prevenzione spreco nelle mense e nella ristorazione collettiva bur.regione.emilia-romagna.it.
- Collaborazione con Banco Alimentare
 Recupero eccedenze dai supermercati e distribuzione gratuita a persone fragili, integrato da azioni di sensibilizzazione Regione Emilia-Romagna.
- Last Minute Market
 Presente in Emilia‑Romagna: raccoglie cibo invenduto (95% commestibile secondo stime), organizza mercati “dell’ultimo minuto” e supporta Carta Spreco Zero cui adesero vari comuni locali

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