Il Conto Termico 3.0, introdotto con il Decreto del 7 agosto 2025, è uno strumento che offre incentivi economici per interventi di efficienza energetica e per l’uso di energie rinnovabili negli edifici.
La novità più interessante riguarda la possibilità di ottenere contributi anche per la ventilazione meccanica controllata (VMC), ma solo in alcuni casi specifici.
Cos’è la VMC e perché serve
La ventilazione meccanica controllata è un sistema che ricambia l’aria degli ambienti in modo automatico, mantenendo la casa sana e asciutta.
Evita la formazione di muffe e condense, soprattutto in abitazioni ben isolate e con serramenti moderni, dove l’aria non circola naturalmente come un tempo.
Quando la VMC è incentivata
Il nuovo decreto prevede che la VMC possa essere finanziata insieme ai lavori di isolamento termico, ma solo se serve a risolvere problemi di umidità o se risulta la soluzione tecnica più efficace.
In pratica: se dalle verifiche tecniche (quelle previste dalla norma UNI EN ISO 13788) emerge un rischio di muffa o condensa che può essere evitato solo grazie alla VMC, allora l’impianto rientra negli incentivi.
Chi può usufruire del Conto Termico 3.0
A differenza del Superbonus 110%, questo incentivo non riguarda le abitazioni private, ma:
- Pubbliche amministrazioni e enti del terzo settore;
- Privati che possiedono edifici del settore terziario (uffici, scuole, negozi, alberghi, magazzini, palestre, ecc.).
Perché è importante
Oggi gli edifici nuovi o ristrutturati sono sempre più “ermetici” per ridurre le dispersioni di calore. Ma meno spifferi significa anche più umidità interna: da qui la necessità di impianti di ventilazione che mantengano la qualità dell’aria.
L’Europa stessa, con la nuova direttiva EPBD 2024, invita gli Stati a promuovere sistemi di ventilazione efficienti per migliorare la salute e il benessere delle persone.
In sintesi
La VMC può essere incentivata dal Conto Termico 3.0 quando:
- si eseguono lavori di isolamento termico;
- le analisi tecniche dimostrano che è necessaria per evitare muffe o condense.
È un segnale chiaro: l’efficienza energetica non riguarda solo bollette e comfort termico, ma anche qualità dell’aria e salute.

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