Aree idonee FER: cosa cambia per le Regioni con il nuovo decreto del 21 novembre 2025

Digiancamillomarino

Aree idonee FER: cosa cambia per le Regioni con il nuovo decreto del 21 novembre 2025

Con il decreto-legge n. 175/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 novembre, arrivano nuove e importanti disposizioni per le Regioni sull’individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili (FER).
Il provvedimento aggiorna il decreto legislativo n. 190/2024 e introduce criteri più chiari e uniformi per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili, semplificare i procedimenti autorizzativi e garantire maggiore certezza agli operatori.

Agrivoltaico: una definizione più precisa

Tra le novità, viene introdotta la definizione ufficiale di impianto agrivoltaico: un impianto fotovoltaico che garantisce la continuità delle coltivazioni e delle attività pastorali, anche attraverso moduli sollevati da terra, rotazione dei pannelli e tecniche di agricoltura digitale.
Un passaggio atteso, che mira a chiarire cosa sia realmente agrivoltaico e cosa invece debba essere considerato semplice fotovoltaico a terra.

Aree idonee su terraferma: la nuova lista

Il nuovo art. 11-bis identifica con precisione le zone in cui installare impianti FER sarà più semplice e rapido. Tra queste:

  • Siti con impianti già esistenti, quando si interviene per potenziamento o rifacimento (senza aumentare l’area occupata oltre il 20% e mai in terreni agricoli per il fotovoltaico a terra).
  • Aree oggetto di bonifica.
  • Cave e miniere dismesse.
  • Discariche chiuse o ripristinate.
  • Aree delle Ferrovie, delle società autostradali e degli aeroporti.
  • Beni del demanio militare o in uso ai Ministeri dell’Interno e della Giustizia.
  • Aree e immobili statali non destinati alla valorizzazione.

Per il fotovoltaico vengono aggiunte ulteriori aree idonee:

  • interni degli stabilimenti con AIA;
  • aree agricole entro 350 metri da tali impianti;
  • aree lungo le autostrade entro 300 metri;
  • edifici, tetti, parcheggi coperti;
  • laghi di cava, miniere dismesse e invasi idrici;
  • impianti del servizio idrico integrato.

Per gli impianti a biometano, sono idonee anche aree agricole entro 500 metri da zone industriali, artigianali o commerciali.

Aree idonee in mare

Il nuovo art. 11-ter individua due tipologie di aree off-shore:

  • Piattaforme petrolifere dismesse e le zone entro 2 miglia nautiche;
  • Porti, per impianti eolici fino a 100 MW, previo aggiornamento del piano regolatore portuale.

Autorizzazioni più semplici nelle aree idonee

Con l’art. 11-quater, i procedimenti autorizzativi diventano più snelli:

  • il parere paesaggistico è obbligatorio ma non vincolante;
  • se l’ente non risponde entro i termini, il procedimento prosegue;
  • l’iter di autorizzazione si accorcia di un terzo.

Aree UNESCO: limiti confermati

Nelle zone di protezione dei siti UNESCO resta possibile installare impianti FER solo per gli interventi previsti dall’Allegato A al d.lgs. 190/2024.

Una piattaforma digitale per raccogliere tutti i dati

Il decreto stabilisce che un provvedimento del MASE definirà il funzionamento della piattaforma digitale dedicata.
La piattaforma dovrà:

  • raccogliere dati su territorio, superfici, potenziale FER;
  • connettere le informazioni fornite da Regioni e Province autonome;
  • includere un contatore delle superfici agricole utilizzate (SAU) per le rinnovabili, per monitorarne l’impatto.

Obiettivi regionali di potenza FER

Arriva anche un nuovo Allegato C-bis, che suddivide tra le Regioni gli obiettivi annuali di potenza FER da installare, in coerenza con il PNRR.
Un modo per responsabilizzare i territori e garantire un contributo omogeneo alla transizione energetica.

Transizione 5.0: comunicazioni al GSE

Il decreto interviene anche sul credito d’imposta Transizione 5.0, semplificando i termini per correggere o integrare le domande presentate tra il 7 e il 27 novembre 2025.
Le imprese dovranno rispettare scadenze molto strette per non perdere l’accesso al beneficio.

In sintesi

Il nuovo decreto:

  • chiarisce dove installare più velocemente impianti FER;
  • semplifica le autorizzazioni nelle aree idonee;
  • definisce le aree a mare utilizzabili per l’offshore;
  • stabilisce obiettivi regionali vincolanti;
  • aggiorna le regole del credito d’imposta Transizione 5.0.

La Regione Emilia-Romagna, in occasione della programmazione 2025, ha indicato un obiettivo complessivo al 2030: aggiungere circa 6.300 MW di potenza FER rispetto al 1° gennaio 2021. Al 31 marzo 2025 la potenza FER installata nella regione era circa 4.730 MW, pari al 40 % del totale elettrico regionale

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